VERITÀ NASCOSTE
Gli alunni delle classi 5A, 5E e 5S visitano la mostra fotografica “La teoria del vuoto” negli spazi del Quartiere di Saluzzo
La teoria del vuoto non è solo una legge della fisica quantistica, ma un criterio applicabile anche alla realtà delle cosche mafiose. Come in fisica il vuoto non esiste, così dietro ogni contesto apparentemente innocuo, un parco giochi, un prato falciato, un appartamento in periferia… si possono nascondere città sotterranee, rifugi segreti e montagne di rifiuti tossici.
I luoghi scelti per questo percorso di denuncia e ricerca sono stati Platì in Calabria e Buccinasco alle porte di Milano. Ogni foto ci ha costretto a cercare in profondità e a ribaltare i nostri preconcetti sulla ‘ndrangheta, che con i suoi tentacoli ha toccato anche il piccolo e insospettabile comune lombardo; abbiamo così immaginato la vita di un boss mafioso braccato dalla polizia e soprattutto i rischi sanitari a cui sono stati esposti moltissimi innocenti, anche a causa della connivenza di pochi disonesti. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’abile guida e l’attenta scelta operata dai curatori che sono riusciti a suscitare in noi curiosità, riflessioni e maggiore consapevolezza. Ci ha colpiti la molteplicità di tecniche fotografiche e di riproduzione video / audio utilizzate per l’allestimento della mostra, che non è solo semplice esposizione, ma percorso narrativo; uno scavo nella coscienza che riesce a togliere quell'alone di mistero e lontananza che è stato dato alla mafia dalle innumerevoli serie tv, film e libri che ne hanno rappresentato le vicende, mettendoci in guardia e rendendoci cittadini più consapevoli.
Gli alunni della 5A (liceo scientifico tradizionale), 5E (liceo scientifico delle scienze applicate) e 5S (liceo scientifico sportivo)