Un passo dopo l'altro verso la meta finale
L'11 settembre tutti gli studenti sono stati richiamati tra i banchi; iniziava ufficialmente il nuovo anno scolastico. Per 59 studenti delle classi 3^ e 4^ del Liceo G.B. Bodoni l'appuntamento non è stato davanti al portone di Via Donaudi, bensì nel piazzale antistante il cimitero, da dove partire in direzione della Valle Gesso, per tre giorni di trekking. Accompagnati dai professori Benedetto, Cherasco, Cravero, Giusiana, Gullino, Pegone, Viale, Fogliatto, siamo partiti verso la destinazione.
Dato il numero di partecipanti, già selezionati alla fine del precedente anno scolastico, e l'elevata difficoltà tecnica dell'escursione, siamo stati divisi in due gruppi con due itinerari differenti.
Il gruppo A, con partenza da Sant'Anna di Valdieri, il primo giorno aveva l'obiettivo di raggiungere il rifugio Dante Livio Bianco, situato a 1910 metri, percorrendo circa 12 km e 1000 metri di dislivello positivo. Arrivati alla meta prestabilita, abbiamo posato gli zaini per alleggerirci e, dopo una breve sosta, abbiamo proseguito il nostro cammino fino al Lago Soprano della Sella, dove ci siamo fermati e rifocillati. In seguito, alcuni ragazzi della comitiva, insieme ad alcuni professori, hanno continuato il sentiero per circa mezz'ora. Verso le 17:00 siamo tornati al rifugio, dove ci sono state assegnate le camere. Intorno alle 19:00 ci è stato servito il pasto: primo, spezzatino, purè e un ottimo dolce che hanno rigenerato l'intero gruppo! Per le ore 22:00 tutti dovevano essere nelle proprie stanze e, vista la stanchezza, nessuno si è trattenuto oltre.
Il secondo giorno è stato il più impegnativo dell'intero itinerario, con un tragitto di circa 20 km e un dislivello positivo di 1500 metri, da eseguire in 8 ore. Alle 7:15, pronti e con lo stomaco pieno, il gruppo si è messo in marcia e, nonostante fossimo ai primi di settembre, il clima era freddo, ventoso e con un continuo andirivieni di nebbia. La salita si è rivelata molto impegnativa; raggiunto il Colle di Valmiana a quota 2922 metri, uno spuntino ha risollevato il morale e ci ha ridato la giusta carica per proseguire. Durante la discesa abbiamo continuato fino ad imboccare la mulattiera che, passando per il Lago Inferiore di Valscura, ci ha condotto fino alla meta prestabilita: il Rifugio Emilio Questa, situato a 2388 metri di altitudine. Della cena che ci è stata servita, non abbiamo lasciato alcun avanzo; la serata è poi proseguita tra chiacchiere, risate, partite a carte e la prima nevicata dell'anno. È infine iniziato il nostro ultimo giorno, senza previsioni di impegnative salite, ma con una lunga discesa da percorrere verso la meta; eravamo tutti più rilassati. La nebbia del giorno precedente ha lasciato spazio a un bel sole, ma le temperature sono rimaste comunque basse, irrigidite dal vento sferzante. Poco prima dell'arrivo del pullman, ci ha raggiunge uno speleologo del C.A.I. che ci ha raccontato alcune informazioni sull'associazione di cui fa parte.
Il gruppo B, invece, ha seguito lo stesso itinerario, ma in senso opposto.
Probabilmente le cose più belle di questi tre giorni sono state l’ambiente montano, l’immergersi nella natura con i nostri amici, e talvolta stringere legami anche con persone che magari non conoscevamo così bene. Un altro aspetto positivo è stato il clima che si è creato con i professori, molto diverso da quello che abbiamo in ambito scolastico; sono stati di compagnia e con loro abbiamo passato momenti molto divertenti. Speriamo che questa attività venga proposta anche negli anni a venire e per le prossime generazioni di studenti.
Carlo Alberto Bonansea (4D – indirizzo scientifico “delle scienze applicate”) e Filippo Bonansea (3B – indirizzo scientifico tradizionale)