Lettera alla scrittrice Chiara Mezzalama
Gentile Chiara Mezzalama,
durante l’estate abbiamo letto il suo libro Il giardino persiano, un racconto intenso che ci ha permesso di conoscere la sua storia e di immedesimarci in una bambina di appena nove anni, costretta a vivere in un Paese sconvolto dalla rivoluzione islamica e dal conflitto con l'Iraq. Donne obbligate a indossare il velo, attentati, esplosioni, violenze: una realtà difficile da comprendere per una bambina. Quando suo padre fu nominato ambasciatore d'Italia a Teheran, il giardino persiano dell’antico palazzo dove vivevate divenne l’unico rifugio possibile, un’oasi di pace e sicurezza in mezzo al caos.
Grazie alla sua straordinaria capacità narrativa, siamo entrati in un universo di affetti privati intrecciati a problemi politici, osservati prima con lo sguardo ingenuo di bambina e poi rielaborati con la consapevolezza di adulta.
La ringraziamo di cuore per essere venuta a trovarci al liceo il 26 Febbraio. È stato un incontro diverso dal solito, non solo per il linguaggio coinvolgente con cui ci ha parlato, ma anche per l’empatia che ha dimostrato nei nostri confronti e per la passione con cui ci ha raccontato il suo percorso di scrittrice. Ci ha fatto capire quanto questa passione sia stata essenziale per lei sin da bambina e come abbia guidato la sua scelta di fare della scrittura la sua vita. Lei ha saputo catturarci con le sue parole, rendendo la letteratura qualcosa di vivo e vicino a noi. Ci ha lasciato il desiderio di leggere altri suoi libri e di approfondire ancora di più il mondo che racconta.
Ci auguriamo di poterla accogliere nuovamente il prossimo anno, nel frattempo, aspettiamo con entusiasmo il suo prossimo libro e ci impegniamo a leggerlo appena sarà pubblicato.
Grazie di tutto: per la sua disponibilità, per la sua apertura al dialogo e per aver condiviso con noi il suo mondo e la sua esperienza.
La classe 4F