Le classi terze del liceo Bodoni in visita all’Archivio Storico di Saluzzo

In data 21 febbraio, la classe 3S, accompagnata dalla docente di disciplina, Roberta Della Rocca, ha avuto l’occasione di visitare l'archivio storico di Saluzzo. L'archivio è situato presso La Castiglia che, da come ci è stato spiegato dalla dottoressa Egle Scarpa, ha avuto lunghe vicissitudini: in origine residenza dei marchesi, è poi divenuta un presidio militare, per poi trasformarsi in un carcere di sicurezza fino a diventare uno spazio che il Comune di Saluzzo ha destinato alla cultura. 

Arrivati negli ambienti dell'archivio, ci siamo accomodati attorno ad un grosso tavolo su cui erano appoggiati oggetti e cartelline di varie dimensioni. Dopo una piccola introduzione dedicata alla contestualizzazione storica dell’edificio e dell’Archivio, la dottoressa ha iniziato a mostrarci vari documenti, tra cui: una bolla papale del XIII secolo (con ancora il sigillo di ceralacca originale, che rappresenta il papa di quel periodo); un documento in cui, per la prima volta, si parla di Saluzzo, emanato dal Marchese e volto a concedere delle libertà ai sudditi; un libro con tutte le norme dell'epoca che regolavano, ad esempio, i vari casi di omicidio; un'altra bolla papale con il suo sigillo di bronzo, su cui sono raffigurati i Santi Pietro e Paolo. 

Arrivando più vicino ai nostri tempi, abbiamo potuto esaminare: delle norme stipulate da Vittorio Emanuele per regolare i contagiri; un documento risalente al periodo in cui Saluzzo era sotto il dominio francese; una cartina rappresentante il territorio compreso tra Costigliole Saluzzo e Manta. Restando sull'argomento, successivamente, abbiamo potuto ammirare un grosso volume in cui erano riportati i territori del circondario saluzzese con tutti i loro proprietari. Infine, ci sono stati mostrati alcuni documenti provenienti dall'orfanotrofio femminile di Saluzzo, risalenti al 1950, insieme a libri e quaderni appartenuti alle ragazze che ci sono cresciute. La visita è stata un’esperienza davvero stimolante, che ci ha permesso di “toccare con mano” i documenti con cui si scrive la storia, una disciplina che, fino a questo momento, avevamo potuto conoscere solo sui libri e, quindi, in modo molto astratto: scoprire ciò che si nasconde nelle sue pieghe, anche quando si tratta di oggetti personali e legati al piccolo contesto del nostro territorio, ha trasformato la nostra percezione della materia in qualcosa di molto più reale e vicino a noi. Il Dipartimento di Storia e Filosofia, ovviamente, ha esteso l’esperienza anche alle altre terze classi dell’Istituto che, nelle prossime settimane, visiteranno a loro volta l’Archivio.


Elena Eandi, classe 3S – liceo scientifico “sportivo”

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