“Nuove visioni” sorprende: un viaggio tra creatività, futuro e umanità

Ci sono esperienze che lasciano il segno, e l’evento di ieri a Cuneo è stato una di queste. Forse perché il programma era stato letto con leggerezza, o forse perché l’impatto delle storie e delle performance ha superato ogni nostra aspettativa. Sta di fatto che la giornata si è rivelata un’esplosione di emozioni, idee e riflessioni, guidata da cinque parole chiave: BELLEZZA, CREATIVITÀ, CURA, FUTURO E PARTECIPAZIONE.

L’evento, promosso dalla Fondazione CRC, ha intrecciato musica, teatro, testimonianze e performance artistiche, in un crescendo di suggestioni e ispirazioni. Il primo a prendere la parola è stato l’emerito professor Rasetti, che ha affrontato uno dei temi più attuali del nostro tempo: l’intelligenza artificiale e il suo impatto antropologico sulla società. Il futuro, ha sottolineato, non è un orizzonte lontano, ma qualcosa che stiamo costruendo ora, con le nostre scelte e il nostro approccio all’innovazione.

Dalle riflessioni scientifiche si è poi passati alla musica e alle storie di artisti capaci di comunicare attraverso l’arte. Matteo Romano, giovane cantante già protagonista del Festival di Sanremo, ha regalato un momento intenso con la sua voce, mentre Saba Anglana, cantante, attrice e ambasciatrice culturale etiope, ha portato sul palco una performance potente e innovativa. Il suo messaggio è chiaro: esiste una “casa comune” per tutti, un luogo senza confini dove la parola straniero perde significato.

A sorprenderci è stato anche Matteo Marini, podcaster di Fluffy Revolution, che con i suoi video dal taglio ironico ha spinto il pubblico a riflettere su tematiche ambientali profonde con leggerezza e intelligenza.

Il filo conduttore della giornata è stato sapientemente mantenuto da Gabriele Vacis, Roberto Tarasco e i ragazzi del gruppo PoEM, che hanno portato in scena il mito di Prometeo, il titano che rubò il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini. Una metafora potente, simbolo di progresso, creatività e desiderio di costruire, abbattendo barriere e pregiudizi.

Ma l’evento non è stato solo arte e spettacolo: è stato anche testimonianza di resilienza e coraggio. La storia di Sami Ben Hamza, che ha trasformato le proprie sfide in opportunità creando il paradventuring, un nuovo sport inclusivo, è la dimostrazione vivente di come la determinazione possa superare ogni limite. Anche le ragazze del Teamgym, con una nuova disciplina che unisce acrobazia, coreografie e salti al trampolino, insieme ad Angela Andreoli e Giorgia Villa, protagoniste della medaglia d'argento alle recenti Olimpiadi di Parigi, hanno portato il messaggio di dedizione, talento e passione nello sport.

Non sono mancati momenti di profonda introspezione, come quello offerto da Manlio Milani, che ha condiviso la sua esperienza legata alla strage di Piazza Loggia. Le sue parole hanno toccato nel profondo il pubblico, aprendo un dibattito sulla giustizia riparativa: può esistere un perdono che non sia solo accettazione del passato, ma un modo per ricostruire il futuro? Sentire il racconto di un uomo che ha perso la moglie in un atto di terrorismo e che, nonostante tutto, è riuscito a trovare la forza di comprendere il colpevole è stato un momento di grande intensità.

Sul tema Nuove direzioni è intervenuto anche il presidente della Fondazione CRC, Mauro Gola, che ha evocato un’immagine suggestiva di Marco Polo: "Per costruire un ponte servono tante pietre. Da sole possono sembrare inutili, ma insieme creano la linea di un arco che sostiene il ponte." Un concetto analogo è stato espresso anche Primo Levi ne Il Sistema Periodico: “là dove esistono relazioni collaborative, lì nasce un tessuto culturale”.

La mattinata si è conclusa tra musica e festa, con le esibizioni degli sbandieratori e i cori di scuole ed enti culturali, un omaggio alla bellezza della condivisione e dello spirito di comunità.

Quello che è rimasto di questa esperienza è più di un semplice ricordo, è l’idea che, collaborando, possiamo davvero costruire qualcosa di straordinario e forse, proprio come Prometeo, accendere una scintilla capace di illuminare il futuro.

Maria Luce Bertorello e Nicoletta Gastaldi 1K - liceo classico