Festival dell’Outdoor: Gli studenti del Liceo Sportivo G. Bodoni di Saluzzo incontrano l’atleta paralimpico Andrea Lanfri 

Venerdì 14/03/2025, alcune classi del Liceo Scientifico Sportivo del Bodoni hanno avuto l'occasione di partecipare ad alcune conferenze all'Outdoor festival presso gli ambienti della ex caserma Mario Musso.

La 3S, dalle 11 alle 12.30 circa, ha potuto incontrare l'atleta paralimpico Andrea Lanfri, che ha raccontato partendo da un video - estrapolato dal suo film "Everest with three fingers" - la sua esperienza di alpinismo estremo compiuta nel maggio del 2022.

Nel video, Andrea, con l’aiuto della guida alpina Luca Montanari, ci ha illustrato di tutte le difficoltà e le criticità che si celano dietro questo celebre percorso verso la punta del mondo. I due escursionisti sono partiti dal campo base principale, ad un’altitudine di 5364m, iniziando il loro percorso di sera, ma le difficoltà si sono presentate presto: hanno dovuto affrontare una prima parte di cammino molto difficile, un tratto di ghiacciai in continuo spostamento, caratterizzati da profonde fosse, spuntoni e masse barcollanti. Grazie alla loro perseveranza, i due hanno raggiunto la “valle del silenzio”, una vasta area completamente sommersa dalla neve; in questa parte, anche se è difficile da immaginare, la difficoltà maggiore è stata il caldo, siccome non esiste alcun riparo dai raggi del sole. Gli escursionisti, stremati, si sono riposati per un giorno al terzo e penultimo campo base del cammino, per poi ripartire nuovamente la sera. Gli scalatori erano ormai al termine del loro percorso, quando si imbatterono in una delle ultime parti difficoltose dell’escursione: “l’hilary step”, il tratto piú difficile del trekking, che divideva gli esperti, che sarebbero poi arrivati in vetta, dagli amatori, che si sarebbero limitati a osservare la vetta dal basso.

Andrea e Luca superarono anche questo tratto, e dotati di maschera per l’ossigeno e attrezzature varie riuscirono nel loro intento: quello di toccare la punta del mondo con le loro mani. Grazie a questo traguardo, Andrea Lanfri è diventato il primo uomo a scalare l’Everest con tutti e quattro gli arti amputati. Come se non bastasse, durante la preparazione per il cammino, Andrea ha corso il miglio piú alto del pianeta a un tempo record di 9 minuti e 18 secondi, come gli è anche stato riconosciuto dal “Guinness World Record”.

Al termine del video, Andrea ci ha raccontato che il suo cammino verso l’Everest non iniziò dal campo base, bensí tre anni prima, quando l’atleta iniziò l’allenamento. Fu un cammino difficile, quasi impossibile, ma grazie alla volontà e alla perseveranza di Andrea, l’impossibile divenne possibile con “la vetta” piú importante della sua vita.

L’atleta ci ha parlato anche della sua storia: nato il 26 novembre a Lucca, in toscana, dove tutt’ora vive, in un paesino di collina nei pressi della sua città natale, ricorda come la data piú importante della sua vita, quella che lui definisce come “secondo compleanno,” il 21 gennaio 2015. Quel giorno la sua vita cambiò completamente, perché contrasse una terribile forma di meningite fulminante, che lo ridusse ad un mese e mezzo di coma e, al risveglio, all’amputazione delle gambe e di gran parte degli arti superiori, condizione che Andrea accettó con grande coraggio. In quel letto di ospedale, si promise che non avrebbe smesso di vivere normalmente e che non avrebbe rinunciato a nessuna delle attività che svolgeva prima della malattia, come la corsa e, soprattutto, l’arrampicata.

Andrea riesce sempre a vedere il lato positivo delle cose, come dopo l’amputazione degli arti; verosimilmente, quell’amputazione gli ha permesso “di pensare più in grande”, arrivando a sognare la cima del monte più alto del mondo. 

Incontrare Andrea Lanfri è stata un’esperienza davvero importante, la sua storia ricca di emozioni e di motivazione. Il suo messaggio mi è rimasto davvero impresso: non esiste nulla di impossibile, se qualcosa ci sembra irraggiungibile dobbiamo cambiare la prospettiva, lavorare su noi stessi e sul nostro corpo, per trasformare l’impossibile di oggi in una possibilità di domani.

Nicolas Lombardo – 3S, liceo scientifico “sportivo”

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