Sono solo parole… forse

La scorsa settimana, le classi terze del Liceo “G. Bodoni” hanno partecipato al progetto “Sono solo parole… forse”, un incontro organizzato dall’ASL di Saluzzo.

Durante l’incontro sono stati affrontati argomenti come la violenza dal punto di vista fisico, ma anche psicologico ed economico e, soprattutto, si è parlato di quella nei confronti delle donne: grazie all’intervento di una volontaria dell’Associazione “Mai più sole”, abbiamo saputo quali siano le possibilità di richiedere aiuto per donne, anche con figli, che subiscano maltrattamenti domestici; quali le figure professionali messe a disposizione dall’Associazione; quali strategie siano messe in campo per tutelare le donne che denunciano il proprio compagno, ad esempio il loro trasferimento in case rifugio segrete.

È stato spiegato come, in passato, il problema sia stato sottovalutato e come, nonostante l’esistenza di questi posti sicuri, la violenza e le minacce continuino a persistere.

La seconda parte dell’incontro si è invece concentrata su una riflessione semantica incentrata su stereotipi e parole che, spesso, gli adolescenti usano in riferimento ai coetanei senza considerarne il vero significato, finendo con l’usare con leggerezza “parole pesanti”. Anche le parole possono essere una forma di violenza, che distrugge psicologicamente e causa un malessere interiore, difficile da esprimere in chi le subisce, ma che può avere gravi ripercussioni.

Sono stati presentati alcuni argomenti molto interessanti e attuali come il “catcalling” e il relatore ha proposto ai ragazzi di provare a mettersi nei panni delle ragazze ed esprimere come, secondo loro, ci si possa sentire in queste situazioni, ormai molto frequenti. Il tutto è stato trattato attraverso filmati e fonti differenti, significativi e reali, che hanno fatto comprendere meglio la serietà dell’argomento trattato. Il video che ci è piaciuto di più presentava un pacchetto di situazioni in cui i ruoli erano completamente invertiti: comportamenti solitamente maschili venivano attribuiti a figure femminili, e risultava davvero strano, quasi impossibile, osservare situazioni così comuni ma in contrasto con “l’idea di normalità” a cui siamo tutti abituati oggi. L’incontro è stato interessante e arricchente, perché ci ha aiutato a ricordare gli aspetti fondamentali per poter vivere bene all’interno della società e, soprattutto, per rapportarci tra noi.

Carlotta Falcone, Sofia Golè, Vicentini Marta – 3S, liceo scientifico “sportivo” 

asl 24