UNA STORIA D’AMORE PER INDURRE AL RICORDO
Lunedì 31 Gennaio, in occasione delle celebrazioni relative al Giorno della Memoria, le classi 1^K, 3^B, 3^C, 4^C e 4^F del Liceo Bodoni si sono recate al teatro Magda Olivero di Saluzzo per la visione del docufilm: “Dove danzeremo domani?” di Audrey Gordon. Questa iniziativa porta il nome di “Attraverso la memoria”, ed è stata organizzata dall’associazione Ratatoj, per la celebrazione della Giornata della Memoria.
Questa pellicola, frutto di un lungo e paziente lavoro di ricerca documentaria della regista francese Audrey Gordon, non si limita a mostrare la terribile realtà affrontata dagli Ebrei e dalle minoranze perseguitate durante il regime nazi-fascista ; essa si si sofferma, in particolare, sulla speranza di sopravvivere a quelle atrocità, mantenuta viva dall’umanità dimostrata dai soldati italiani che offrirono protezione ai rifugiati tra le Alpi, nel periodo dell’occupazione italiana di alcuni dipartimenti nel sud-est della Francia.
Il filmato narra di una storia d’amore durante i difficili anni del secondo conflitto mondiale, nata nelle zone della Francia meridionale controllate dall’Italia. In particolare si parla del paese di St. Martin Vesubie, che divenne un rifugio per gli ebrei che cercavano di scappare del regime nazista che si stava lentamente impossessando della Francia.
Una giovane ebrea, Rimma Drisdo Levin, e l’ufficiale di stanza del paese, Federico Strobino, si incontrano e si innamorano. La loro storia deve però fare i conti con la grande Storia, che li porterà a fughe, nascondigli e allontanamenti, sia fisici che sentimentali. Avranno un figlio e per diversi problemi la loro relazione terminerà, ma, nonostante questo, la loro storia è tra quelle che non devono essere dimenticate.
Oltre al film, gli studenti hanno anche assistito agli interventi di Sandro Cappellaro, che da anni ormai si impegna nell’organizzazione di attività come questa e ha proceduto ad una contestualizzazione storica e sociale in relazione al filmato e dell’assessore Fiammetta Rosso, che ha ricordato l’importanza fondamentale della memoria, anche perché resistere all’ideologia dell’oblio significa fare sì che si tengano insieme all’impronta del passato le possibilità del futuro.
Elena Perotto I^K
Giulia Deiure 4^C
Liceo Bodoni - Saluzzo