SCAMBIO CULTURALE: 6 MESI PER SCOPRIRE UN NUOVO MONDO


tommaso revelliSono Tommaso Revelli, studente della 4^A del Liceo Bodoni di Saluzzo, attualmente sto frequentando la scuola in Irlanda. Dal 15 gennaio è iniziata la mia avventura. Numerosi sono gli studenti che decidono di partire durante il quarto anno e il resoconto di alcuni di loro mi ha incuriosito molto. Per questo motivo, circa un anno fa ho aderito al bando Itaca sostenuto dall’INPS per ottenere una borsa di studio e da lì è cominciato tutto. La prima cosa che mi ha colpito è stata l'accoglienza ricevuta in questo paese, dove rimarrò fino al prossimo maggio. La gente mi è parsa molto socievole ed aperta: tutti gli Irlandesi salutano sempre chi incontrano per strada, a prescindere dal conoscere o meno la persona che sta loro di fronte. Anche questo è un modo per farmi sentire integrato ed accolto. Sto frequentando il 5^ anno, che corrisponde al 4^ anno di corso del liceo scientifico tradizionale. La scuola che mi è stata assegnata è il Saint Macartan's College di Monaghan: è un istituto solo maschile ed è frequentato da studenti di tutte le età. Ho potuto scegliere tre materie a mia discrezione da inserire nel mio piano di studi: tecnologia, chimica e biologia. Le discipline obbligatorie invece sono: matematica, inglese, irlandese, storia e cultura irlandese, religione ed educazione fisica. La scuola è organizzata in modo diverso rispetto a quella italiana. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì con 6 ore al giorno ed un'ora concessa per la pausa pranzo. Il mercoledì è la giornata più leggera, essendo solo 4 le ore di lezione previste. Terminate le lezioni si rientra a casa e si consuma la cena: la maggior parte degli Irlandesi mangia alle 5 e mezza del pomeriggio e, poi, gli studenti possono dedicarsi allo svolgimento dei compiti e allo studio in genere. I primi due giorni ho faticato ad abituarmi, ma una volta preso il ritmo tutto sembra semplice. Il carico di lavoro da svolgere a casa è decisamente più contenuto rispetto a quello che accade in Italia: sono rare le verifiche in classe. I test proposti agli alunni servono agli insegnanti per avere un monitoraggio del livello della classe. Le valutazioni espresse a fine anno verranno assegnate sulla base di veri e propri esami. Condivido la casa con i miei genitori ospitanti, la loro figlia ed un altro studente di origine tedesca che, come me, sta frequentando un percorso di studi qui. Con lui sto legando molto; condividiamo molte passioni e trascorriamo molto tempo insieme, non ultimo l’ora e mezza di pullman che percorriamo ogni mattina, necessaria per raggiungere la città di Monaghan. Nei momenti di svago ci dedichiamo a qualche sport, quale la pallavolo, oppure semplicemente chiacchieriamo, passeggiando sul bordo lago o sorseggiando un cappuccino in attesa che smetta di piovere. Il clima, in effetti, non è dei migliori ed è l'unica nota stonata fino a questo momento. Da un momento all'altro capita che scoppi il diluvio, senza alcun preavviso. Fortunatamente non fa tanto freddo e la temperatura si aggira tra i 3 ed i 10 gradi. Sto imparando a notare delle differenze nelle abitudini alimentari degli Irlandesi; non amano cucinare e il cibo rappresenta solamente qualcosa di strettamente necessario e non è visto, anche, come un piacere. Sento molto la mancanza dei miei piatti preferiti che cerco, quando posso, di preparare con l’aiuto di Niels, il ragazzo tedesco. Il bilancio di questi primi giorni è sicuramente positivo. Il mio livello di conoscenza dell'inglese sta migliorando e, questo, torna a mio vantaggio. Sono convinto che mettermi in gioco e misurarmi con delle difficoltà anche sia stata una scelta coraggiosa, ma costruttiva.
Tommaso Revelli
4^A
Liceo Bodoni - Saluzzo