IL PRIMO SOCCORSO A SCUOLA

Sabato 24 aprile 2021, dopo la sospensione dell’attività a causa della situazione epidemiologica, le classi terze del Liceo Scientifico “G. B. Bodoni” di Saluzzo hanno ripreso il corso di primo soccorso tenuto dalla Croce Rossa Italiana di Busca.

Dopo aver seguito la lezione di teoria il 6 marzo, oggi la mia classe ha svolto la parte pratica. Ripassato brevemente quali sono i passaggi per soccorrere una persona che improvvisamente si accascia a terra (dunque in assenza di traumi), ognuno di noi ha provato a svolgere le manovre su un manichino soprannominato Giovannino aiutato da alcuni volontari che correggevano eventuali errori.

Quando una persona cade improvvisamente a terra (o viene trovata in tale situazione) è fondamentale mantenere la calma. Per prima cosa bisogna scuoterla delicatamente dal bacino e domandare ad alta voce: “Tutto bene? Mi sente?”. Se non risponde, occorre catturare l’attenzione dei passanti ed invitarli a fermarsi. Prima di chiamare il 112 è opportuno verificare se il soggetto respira, se si muove e se il suo cuore batte ponendo il palmo della mano leggermente sopra lo sterno. Se dopo dieci secondi non vengono rilevati movimenti, si può iniziare con la rianimazione cardio-polmonare (RCP) e telefonare al numero unico di emergenza specificando le condizioni del malcapitato e l’avvio dell’RCP. Tale procedura consiste in una serie di trenta compressioni toraciche (note con il nome di “massaggio cardiaco”) alternate a due ventilazioni (ovvero respirazioni bocca a bocca che in questo periodo si possono svolgere utilizzando filtri particolari). Se il “paziente” riprende i sensi, bisogna metterlo nella posizione laterale di sicurezza. In caso contrario, è opportuno continuare con l’RCP fino all’arrivo dei soccorsi e fare ciò che dice l’operatore telefonico del 112 (occorre restare in linea).

Ci è stato anche spiegato come praticare la manovra di Heimlich (una procedura d’emergenza di disostruzione delle vie aeree) e come comportarci nel caso in cui qualcuno vicino a noi abbia un attacco epilettico.

Diffondere la cultura del primo soccorso è utile all’intera comunità. Un intervento tempestivo e preciso aumenta le probabilità di sopravvivenza del malcapitato e la qualità della sua vita dopo il malore.

Francesca Gregorio

3^A

Liceo Bodoni - Saluzzo

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