“IL MONDO DELLA SCUOLA NEGLI ANIME E NEI MANGA”

Mercoledì 24 febbraio 2021, dalle ore 14.40 alle 16.30 circa, il professor Dinucci, nell'ambito del progetto peer to peer, ha tenuto un’interessante conferenza dal titolo “Il mondo della scuola negli anime e nei manga”. A causa della situazione epidemiologica, si è svolta sulla piattaforma “Zoom meetings”.

Nei manga, tipici fumetti giapponesi, e negli anime, trasposizioni televisive o cinematografiche di queste vignette, non mancano mai riferimenti al mondo della scuola. Quelli ambientati in edifici scolastici sono riservati a un pubblico femminile dai tredici ai vent’anni (e detti “shōjo”) e affrontano temi sentimentali e romantici. Un esempio è “Toradora, la tigre palmare” che racconta la storia di una ragazzina minuta e con un carattere aggressivo la quale si relaziona con un adolescente gentile, ma dall’aspetto intimidatorio.

Nel Paese nipponico l’istruzione è molto diversa rispetto a quella italiana. Ad esempio, fin dalla tenera età gli studenti prestano attenzione alla pulizia e al comportamento esemplare: i bidelli sono dei semplici sorveglianti, gli allievi puliscono e riordinano le aule ed il loro atteggiamento è molto garbato e formale.

Esiste una ”etichetta” che regola l’accesso all’edificio scolastico: è preferibile recarvisi da soli o in piccoli gruppi camminando oppure utilizzando i mezzi pubblici. Farsi portare a scuola in auto dai genitori è simbolo di un desiderio di ostentazione. Nei fumetti, il periodo degli esami viene chiamato “inferno degli esami”; le prove sono solo scritte e si tratta di test di ingresso non particolarmente impegnativi. I ragazzi hanno molta autonomia e, anche per questo, sono frequenti episodi di bullismo e il tasso di suicidi tra i giovanissimi è molto elevato.

Negli anime e nei manga si assiste a una visione caricaturale della scuola. La fumettista Rumiko Takahashi, definita “La regina dei manga”, nel suo famosissimo “Lamù” estremizza una situazione comune: quella del professore estremamente severo. Lo shonem (manga per ragazzi) “GTO” (“Great Teacher Onizuka” di Tōru Fujisawa) affronta, invece, il tema del rapporto tra studenti ed insegnanti e si concentra sul tema del bullismo.

L’ambiente liceale è molto competitivo e nei fumetti ciò si riflette nel topos degli scontri tra i banchi. Inoltre, in Giappone si è convinti che sia la scuola a decidere le possibilità di successo di un singolo individuo.

Gli anime e i manga non hanno solo lo scopo di divertire, ma anche quello di fare riflettere. È il caso, ad esempio, di “Assassination Classroom” o di “Death Note”.

I fumetti giapponesi, a differenza di quanto si è propensi a credere, hanno una funzione pedagogica che non deve essere sottovalutata.

Francesca Gregorio

3^A

Liceo Bodoni - Saluzzo

Manga e scuola